venerdì 30 novembre 2012

Pre-Occuparsi


Qui a Pesciolinia è tutto un movimento tellurico... ho le innocue (?) contrazioni preparatorie di Braxton H qualcosa...brrrrr....ne vogliamo parlare?  
A un certo punto, mentre sei nel bel mezzo di una conversazione, mentre sei al telefono, mentre stai guardando la TV, o mentre stai ticchettando sui tasti e scrivendo il blog... all'improvviso arrivano: dolorosi irrigidimenti della pancia e mal di gambe e di reni da segarti via.
Durano poco o tanto, vanno e vengono senza motivo e in modo inaspettato.
Una pacchia insomma.
Comunque tutti li a dirmi di non preoccuparsi.

Quindi io tranquillizzo gli altri e dico anche qui: “Tutto bene, non nasce ora” con quel fare sicuro sicuro che mi contraddistingue sempre....
Ahm certo si come no...
Senza contare che io sono una di quelle persone tranquille, che proprio non sanno cosa sia il significato della parola PREOCCUPARSI.
Si, va bene: mi pre-occupo, cioè mi occupo con grande anticipo delle cose che devo fare...me ne pre-occupo con tanto anticipo che al momento in cui arrivo al fatidico momento sono pronta a tutte le evenienze...o mi illudo che sia così!
Insomma il motto è: preparati al peggio e quando arriverà il meglio potrai stupirtene piacevolmente e gioire anche di più. Naturalmente l’UM è perfettamente complementare e fino a che non gli si presentano le situazioni non ama nemmeno valutarle.
Beato lui.

mercoledì 28 novembre 2012

Essere fortunati




Basta... io e l' UM abbiamo finalmente deciso di farci dare una mano a casa da qualcuno che venga, prenda la valanga di vestiti che fuoriesce regolarmente dall'armadio dove mettiamo la roba da stirare e che ci dia una mano con le pulizie settimanali: ultimamente, visto che sempre più assomiglio a un tacchino ripieno che fatica a muoversi, l'UM si sta massacrando da solo per star dietro alla casa ed è ora di concedersi un piccolo lusso... basta weekend passati tra roba da stirare e pavimenti da pulire! 

Mi attivo un po' incerta sul da farsi e chiedo suggerimenti alla mia amica B. che prontamente mi da il numero delle fantastica Marivic....la mia nuova personalissima santa. 

Ecco a grandi linee la telefonata di ieri sera: 

- Si Marivic ?
- brbmsb...si, io.
- Buonasera. Sono l’amica della signora B.
- Ah – più rilassata - si buonasera signora, buonasera.
Parlo sempre più piano perchè sono stata avvisata che al telefono l'italiano non è il suo forte: - Si, buonasera. Senta-io-avrei-bisogno-di-una-mano-in casa.
- Casa si. 
- Si. Lei quando è libera?
- Io. Ehm non so signora, lei me dice quando deve venire e io...
- Può venire questo giovedì mattina?
- Eeeeeeh...no signora io posso solo lunedì e mercoledì.
- Ah va bene. Però io sono a casa la mattina solo dal 10 dicembre in avanti: possiamo vederci il 10 dicembre? Perchè prima non riesco, lavoro al mattino e volevo conoscerla di persona almeno la prima volta che viene.
- Si si io va bene. Lei quante ore ha bisogno signora?
- Mah...io pensavo al massimo 3...
Mi interrompe: - Ah no signora, io fascio solo 2 ore più 2...ore.
- MM... come? Quindi fa solo (vorrei dire multipli di 2 ore, ma mi fermo per tempo pensando a cosa capirei io se me lo dicessero in inglese o in una lingua che non è la mia) 2 ore o 4 ore? Non possiamo fare 3 ore?
- Eeeehhhh no signora!!! - è un po’ stupita che possa chiedere tanto.
- Ma lei stira anche?
- Si si signora...e per stilare ci vuole molto....
Ha vinto: 
- Ok, senta facciamo così: ci vediamo il 10 dicembre mattina e vediamo quanto ci può volere: se 2 o 4 ore. Va bene?
- Bene signora, grazie grazie.
- Grazie a lei Marivic, a presto

martedì 27 novembre 2012

Solo poche settimane


Pesciolino ciao.
Che voglia ho di vederti ormai...questi nove mesi sono una lotta all'impazienza.
E’ che ora ho voglia di viverti, non solo di pensarti.
Ho voglia di sentire il profumo buono che avrai, di averti in braccio e realizzare che son tua, ho voglia di guardarti un po’ negli occhi e di farmi stringere il dito nella tua manina, ho voglia di vederti crescere, di sentirti, ho voglia persino di capire come si cambiano i pannolini e di quanti decibel sarà il tuo pianto e saperlo riconoscere.
Ho voglia di provare l’ebrezza di amare come una madre.  
Ho voglia di vedere l’UM e te insieme, di vederlo amarti come solo un padre può fare.
Non vedo l’ora di vederci alle prese col tuo bagnetto, con i tuoi pianti, con tutta la tua energia, con i tuoi sonni .
Ho voglia di fermarmi a guardarti mentre dormi e di dormirti vicino qualche volta (perchè dormirai vero?).
Di vederti e capire che assomigli a te solo e che invece un po’ ci ricordi qualcuno, di conoscerti e dare un volto a tante immagini che ho nella testa, di dargli un colore definito, più nitido, più vero.
Non abbiamo aspettative, non devi preoccuparti, ti ameremo in ogni modo tu sarai, sarà inevitabile, lo sento con la certezza delle cose in cui noi esseri umani assomigliamo meglio agli animali, lo sento in fondo alla pancia, dentro al cuore.
Ho voglia di avere pazienza con te e che tu ci metta alla prova come solo i figli sanno fare, ho voglia di vedere i tuoi piedi e il tuo naso,di accarezzarti una guancia con un dito, di toccarti, di consolarti quando ne avrai bisogno.
Ho voglia di vedere la Dragonessa e te insieme e non vedo l’ora di presentarti ai nonni e agli zii e ai tuoi cugini grandi, che mi han conquistato in così poco tempo col loro modo aperto di prenderti per come sei e farti sentire sempre a casa e so già quanto piaceranno a te che sarai il piccolo di casa.
E poi non so, non riesco ad immaginare troppo in là nel tempo...non so misurare chi saremo oltre pochi giorni dopo la tua nascita.
Ora ho solo voglia di viverti mio Pesciolino...ma in fondo dobbiamo aspettare solo 6 settimane. 

domenica 25 novembre 2012

Domenica digestiva


Il pranzo a casa della Dragonessa:
Lasagna
Cotechino e purè
Verdure ripiene
Mandarini
Pasticcini
Frittelle dolci di patate

Ci ha anche detto che non ha fatto un pranzo pesante..no,infatti.
Questa sensazione di soffocamento che ho deve esser quindi colpa dei 2 mandarini...
Poi per giustificarsi delle quantità dice che lo fa perchè veniamo qui solo una volta alla settimana..no ma dico: forse crede che digiuniamo regolarmente i 6 giorni rimanenti?

Ho bisogno di una coca cola..o dell'idraulico liquido.
Addio.


venerdì 23 novembre 2012

Prepararsi (è) bene


Ieri primo giorno di corso pre-parto!
Siccome il corso è di giovedì dalle 14 alle 17  - si, ben 3 ore -  ho preso un pomeriggio dal lavoro,mangiato un panino smilzo senz’ acqua mentre ero in metropolitana e nel frattempo parlavo al telefono.  
Morale: ero distrutta  ancor prima di cominciare....

Va beh comunque sono arrivata persino in anticipo... quando sono arrivata al consultorio mi è stato detto: siediti pure perchè le altre mamme non sono ancora arrivate.
Dopo un primo momento di smarrimento per esser stata chiamata mamma, mi sono ripresa comunque. Certo però fa un effetto!
 La prima reazione è stata infatti “oddio cosa ci faccio qui insieme alle mamme?” 
Ad alimentare un po’ il mio senso di smarrimento, non solo il fatto che Pesciolino è solo un’idea che si muove dentro me al momento, ma forse anche tutte le stigmate sociali che ognuno di noi ha in testa soprattutto in Italia dove la figura della madre è sacra ma allo stesso tempo pesantissima.
Perchè diciamocelo siamo state tutte cresciute a pane e di-mamma-ce-n’è-una-sola (alla quale si aggiunge sempre un bel E MENO MALE), mamma che bello diventare mamma e potersi occupare dei figli e scegli cosa vuoi essere perchè di sicuro non puoi crescere figli e lavorare allo stesso tempo, la mamma brava stà a casa a far le torte e si occupa della casa, e tante balle generalizzate che portano anche te a pensare che purtroppo non ne uscirai viva: la conciliazione non esiste, te la devi modellare addosso a modo tuo.
Comunque la Dragonessa non ha mai fatto torte in vita sua – eccetto la leggendaria torta all'ananas che aveva la consistenza del granito anche dopo due giorni a bagno nel latte – ma è una Madre con la M maiuscola.

mercoledì 21 novembre 2012

Va moooolto meglio


Oggi va molto meglio.

Sono successe delle cose forse piccole e banali che mi hanno però tirato su di morale enormemente e mi hanno fatto uscire dal tunnel di stanchezza/ spossatezza/insopportazione nella quale vegetavo da un paio di settimane sentendomi in preda degli ormoni, delle situazioni e delle circostanze.

Sono cose che succedono, è vero. In effetti poi io son sempre stata un po’ la regina dei repentini cambi d’umore, perciò ci ho anche fatto l’abitudine...ma magari agli altri bisogna spiegarlo, se no è facile (e giusto) che ti diano della psicopatica.

Ma di cosa stò parlando?
Ritorniamo alle cose che mi hanno risollevato il morale.

lunedì 19 novembre 2012

Domenica allo stadio

"Pesciolino sei contento?Mamma Babbo e G ti han portato allo stadio a vedere Inter-Cagliari"
"Si!ah bhè ecco cos'era tutto quel casino!"
"..."
"Mamma?"
"Dimmi amore"
"Cos'hanno da urlare tanto?"
"....mmm ti chiamo tua cugina o babbo?"
"No dimmelo tu..."
"Ehm vedi Pesciolino ci sono cose che mamma proprio non capisce,ma si diverte un sacco lo stesso e anche se 3 dei 4 gol che hanno fatto non li ho visti è stato bello lo stesso no?...ehm capito?"
"Va bhè chiamami G,mi sembra piú competente"



venerdì 16 novembre 2012

Bentornato Venerdì


Ok. Grazie a Dio è arrivato Venerdì.

Stasera mi piacerebbe andare  a un evento per l’uscita di un libro che ha organizzato un’amica. Lei è sempre bravissima a fare cose semplici e però un po’ speciali, quindi avrei proprio voglia di fare almeno un salto e poi magari fermarmi a fare quattro chiacchiere .
Il problema  è che stasera sembro un bollettino medico fatto a persona: mi gira la testa, ho mal di schiena (santo cielo ho appena fatto 30 anni!!), gli occhi rossi, la pelle della pancia tira come volesse strapparsi e quando mi alzo dalla sedia lo faccio davvero a fatica (mia nonna è decisamente più agile di me).

Devo dire che tutto questo arrancare mi fa un po’ soffrire.
Davvero: il mio povero orgoglio rimane ferito ogni volta che un anziano signore mi supera sul marciapiede, ogni volta che alle 16 di un pomeriggio qualunque il mio livello di attenzione è pari a zero, ogni volta che mi stropiccio gli occhi pensando sia l’una del mattino e scopro essere solo le 22.30.
E poi mi sento davvero in difficoltà a dire sempre no. 
Nell'ultima settimana ho dato buca a chiunque: a tutte le amiche vicine e lontane, a mia madre che ormai ha smesso persino di telefonarmi, a mia cugina alla quale avevo promesso di vederci quasi 2 settimane fa, a un’amica che festeggiava i 30 anni e stasera darò buca a ben 2 persone... che tristezza.
L’UM dal canto suo, essendo meraviglioso, non dà segni di stanchezza o di insopportazione...anche se ogni sera sul divano a metà film parla con me e si rende presto conto di parlare da solo.
Soffro ormai di stanchezza cronica.
No no meglio: mi sembra proprio di trascinarmi continuamente senza forze da una parte all'altra come se, e in effetti è un po’ così, mi si succhiassero le energie da dentro.

giovedì 15 novembre 2012

Il Torcetto si si si

Credo mi verrà il doppio mento: lo so , lo sento. 
Non me ne può fregare di meno...come vedete la crisi ormonale ora ha un picco di felicità...fra due minuti però non assicuro nulla. 
Mi dispiace solo che più che un blog sull'attesa di un figlio, sta iniziando a somigliare a un blog sull'attesa del pranzo e della cena.
E' che mi tentano con ogni delizia culinaria e io non ho mai avuto nessuna capacità di resistere alle tentazioni e ora mi sento ancora meno pronta a dire di no.
E poi stan tutti li ad offrirti cibo, a prenderti come scusa per andare a pranzo in posti dove servono primo e secondo abbondanti, a spingere per essere seduti a tavola per le 13.30 massimo che poi se no il bambino ha fame.
Il bambino non ha fame, garantisco io per lui che di riserve ne abbiamo a sufficienza, chi ha fame sono io. 
Perciò dopo che a pranzo mi son mangiata un menu giapponese che in altri tempi non sarei riuscita a finire, completo di antipasto, un' insalatiera piena di zuppa di pesce con pasta, riso saltato, piattino della casa e frutta, alle 18.00 ho avuto un certo languorino...qualcuno avrebbe anche il coraggio di dire: "certo, è quasi ora di cena". 
E così mi son mangiata l'ultimo Torcetto piemontese che la mia collega ha portato la scorsa settimana.
Una cosina sana della tradizione piemontese...
I torcetti

Ricetta per ogni biscotto: mezzo chilo di burro, un cucchiaino scarso di farina, un chilo di zucchero grezzo sopra.
Calorie: quasi zero.

Conclusioni: se aspetti un Pesciolino tu nel frattempo potresti diventare un cetaceo.  

mercoledì 14 novembre 2012

Favole della buonanotte

Da bravi non ancora genitori io e l'UM ci siamo ripromessi di non avere buoni propositi: niente "ah io farò questo ma non quello", "saremo così e cosà", nessun buon proposito su come agiremo e su cosa diremo e faremo col nano (aka mondo sconosciuto non valutabile a priori)
Insomma ci stiamo impegnando per non essere smentiti subito dopo la nascita di Pesciolino.
La filosofia di vita è: non abbiamo regole educative inviolabili - si vive alla giornata - si fa quel che si può - ciò che conta è l'amore (e la pazienza) .
Siamo Zen, o almeno aspiriamo ad esserlo.

Però le favole della buonanotte...su queste facciamo entrambi un'eccezione, perchè a tutti e due piacciono da morire i libri, le favole, le storie per bambini raccontate prima di dormire. Ci piace proprio tanto come immagine, come ricordo positivo che il nano potrà avere da grande. Così l'unico progetto-proposito al momento verte sulle favole della buonanotte e poco poco altro.

Su gentile suggerimento dell'UM ecco perciò le regole di Internazionale sulle favole della buonanotte:



REGOLE

Favole della buonanotte

  • 13 novembre 2012
  •  
  • 17.30

1 Le favole sono come le barzellette: per evitare il disastro, assicurati di ricordare il finale. 2 Se gli racconti la favola di Hansel e Gretel tanto vale fargli guardare il telegiornale. 3 Impara dalla tv: dividi in episodi le storie più lunghe e interrompi sul più bello. 4 La storia dei Tre porcellini insegna che l’unica certezza è il mattone. 5 Vuoi farlo addormentare in pochi secondi? Vai con I promessi sposi. 6 Se ti addormenti prima tu, qualcosa non ha funzionato.
Internazionale, numero 974, 9 novembre 2012

martedì 13 novembre 2012

Ho vinto un mese lavorativo

Ho controllato il sito INPS e ho vinto: sono riuscita a rimandare la maternità di un mese.
Certo, mi è venuto l'esaurimento nervoso nel frattempo e a momenti non muoio per lo stress, però ora posso lavorare un mese in più.... già. Fortunata eh? 

Oggi mi sento un po' come quegli isterici che al mattino suonano tanto il clacson e sprecano tante energie perchè sono in ritardo...per andare a lavorare. 




In realtà la vera soddisfazione è dietro l'angolo: fra due mesi potrò dire di aver vinto una battaglia burocratica insostenibile e durissima per stare un mese in più con Pesciolino.
Si, vale sempre la pena vedere il bicchiere mezzo pieno. 

lunedì 12 novembre 2012

La bilancia del fine settimana


Va bene, faccio outing: ho preso 10 chili.

Thanks to UM 
Sono pochi si, considerato che sono ormai all'ottavo mese, ma sono in continua espansione e mi sembra di esplodere: ho la faccia grossa come il mio comodino Ikea, avrei bisogno di due rotelle per spostare il mio culone che ormai è grosso come una madia e ieri sera mentre ridevo con l'UM sono letteralmente esplosa in lacrime...!!
La crisi ormonale si è letteralmente impossessata di me. 

Devo anche dire che questo fine settimana di pioggia e di grigio non hanno aiutato per niente a risollevarmi l'umore. sono anche stata tappata in casa due giorni sempre per seguire il monito della mia carinissima ginecologa sul riposo.

Oggi è lunedì, parlo di bilance e pesature, mi sento noiosa e annoiante...per di più è già ora di pranzo e, strano a dirsi, ho fame! 

Vi lascio, andiamo a placare il mio stomaco con buona pace della bilancia!  



giovedì 8 novembre 2012

Seconda e ultima considerazione

In questo periodo ogni piccola cosa provoca grande stress.

Prima considerazione della giornata

Mio figlio odia quando indosso i jeans...anche quelli premaman che sembrano usciti dal catalogo di Postalmarket anni '80 (ve lo ricordate?), anche se sembrano più una sorta di cosa informe che mi copre le gambe che dei veri jeans, anche se son tanto larghi che ogni volta che mi alzo dalla sedia devo stare attenta a non rimanere in mutande.
Il piccolo nano nuotante qui non mi dà tregua...se ho i jeans scalpita, si dimena e fa gelatina del mio povero fegato manco fosse riposseduto.

Poi tolgo i "jeans" e Pesciolino come per magia si dà una calmata, riprende a dormire appeso a testa in giù tipo fachiro, conscio di aver vinto una battaglia importante ma non la guerra.

Ragazzino, ma secondo te posso andare a lavorare in tuta? 

Per i nostalgici di Postalmarket 

mercoledì 7 novembre 2012

Latitanza


Va bene.
E' vero...ero in piena latitanza da Blog...è che ero finita in una pozzanghera di tristezza che non avevo voglia di condividere...sono sempre del parere che quando sei molto arrabbiata è meglio farsi passare il momento nero e poi raccontarlo, ma sono cose a cui in realtà non si pensa nemmeno tantissimo, vengono spontanee e basta: quindi latitavo con ragione di latitare. 
In ogni caso la pioggia sembra essere passata, l'arrabbiatura con la mia ginecologa per la sua poca disponibilità - se non ci penso - è andata, le pratiche burocratiche sembrano essere a buon punto - se non mi viene l'esaurimento prima infatti forse potrò lavorare fino al ponte di Sant'Ambrogio-  e la paura del parto- anche se ci penso- si è finalmente arginata.

Ne parliamo? Mi sembrava di stare in una stanza stretta stretta con una sola porta alta 10 cm e larga 5 come unica via di uscita....come Alice nel Paese delle Meraviglie.


Adesso mi pare vada meglio...la porta mi pare un po’ meno sottodimensionata anche per noi trichechi.
Devo dire che parlarne con tante persone mi ha aiutato a prendere la cosa con più filosofia:
sapere che il dolore non è inaffrontabile, che è soggettivo, che ci sono mille modi per placarlo, mi ha fatto capire che ce la posso fare pure io.
Leggere che la paura è normale e che il dolore aiuta al distacco dal nano nuotatore dentro di te, mi ha fatto ricordare di quanto le cose dolorose siano invece portatrici di catarsi, di metamorfosi, di reale cambiamento, che il più delle volte solo attraverso il dolore fisico e il distacco psicologico sono possibili le vere svolte.
La verità è che sono una cagasotto...credo che la nascita di Pesciolino sia la morte di qualcos'altro e ho paura sia la morte della vecchia me.
E io amo il cambiamento, è vero, ma mi fa sempre tanta paura.
Diventare madri è questo?
E’ accettare di diventare disponibile e aperta e sicura? Affrontare il dolore in nome di tuo figlio? 
E’ cambiare dal punto di vista fisico per accettare l’immancabile cambiamento psicologico?
Diventare madri ti fa in qualche modo passare dall’altra parte? 
Chi lo sa.
Io oggi mi sento un po’ così: con la percezione che stia accadendo inevitabilmente qualcosa e che questo qualcosa mi cambierà semplicemente la vita.  
Credo in meglio tra l’altro.
Hopefully. 

venerdì 2 novembre 2012

Guarda:

Il cielo!
É che vivere a Milano ti fa dimenticare la sua esistenza.
Il mare invece...quello è difficile dimenticarlo,ce l'hai sempre negli occhi,nel cuore,nella mente. È il desiderio costante nelle mattine invernali,nebbiose e inquinate quando l'autunno è finito davvero..la sensazione del sale che si asciuga sulla pelle al sole,la sabbia calda,i pesci in trasparenza che si avvicinano ai piedi,il costante rollio che ti entra sottopelle e a fine estate non lo senti più il mare..ma ce l'hai dentro al punto che ti mancherá sempre durante i lunghi mesi di lontananza.
È che al mare mi vengono in mente i bambini e di quanto piu amavo il mare tanti anni fa.
I bambini che giocano e piangono e ridono sul bagnasciuga e oggi penso anche a te Pesciolino mio, che l'anno prossimo sarai con noi a godere del mare e del cielo e del vento...e noi ti aspettiamo, e mi piacerebbe aspettarti qui,in riva al mare.