giovedì 7 agosto 2014

Vacanza

Manca solo un giorno alle vacanze.
Un giorno di lavoro e poi da domani pomeriggio stacco la testa e ritorno me stessa.
Stanotte ho sognato di volare.
Poi Ciccio si è svegliato tre volte e allora no, non ho sognato più un cacchio.
Però va bene lo stesso.
Va bene così.
Sono carica come una molla, ho voglia di correre qui e là come una pazza, mi viene da ridere per ogni stupidaggine e ho un leggero solletico alla base del collo: i primi sintomi di felicità o di pazzia?

Ho voglia di riempirmi gli occhi con questo:
Spiaggia del Riso - vicino a Cabras - Sardegna

Nei pressi di Olbia - Sardegna

Di respirare il profumo del mare, di stringere forte al collo il mio nanetto e sentire il profumo di crema solare e il suo entusiasmo davanti a paletta e secchiello e i suoi piedini che toccano l'acqua.
Ho voglia di tenermi stretto il mio UM, di viverci un po' di più noi, senza fretta, senza molto da fare.
Ho voglia di mettere il cervello in modalità stand by.

Forse oltre alle valigie oggi stò preparando anche la mia testa alla modalità vacanza.

Comunque sia non vedo l'ora di vedere il tramonto da qui:
Costa Rey - Cagliari - Sardegna 





lunedì 4 agosto 2014

Io voglio stare al nostro passo.

L'ho fatto: ho preso una settimana di congedo parentale a fine agosto.
Nonostante gli impegni di lavoro.
Nonostante le remore della parte di me che non ne vuole sapere di impegni e solitudini forzose.
Nonostante sono consapevole che 5 giorni in più a mio figlio cambieranno ben poco, mentre in  ufficio peseranno eccome.
Nonostante tutte le amiche saranno in ferie e io a casa a non fare nulla di particolare se non a stare solo con il mio bambino.

Mi ha convinto lui e il vederlo di ottimo umore domenica quando ha capito che avevamo davanti a noi un'altra giornata tutti insieme.
L'ho guardato negli occhi stamattina mentre faceva colazione e gli spiegavo che io e suo papà saremmo dovuti tornare in ufficio oggi e l'ho visto rabbuiarsi.
Mi ha convinto il fatto che il momento in cui lui avrà questo disperato bisogno di stare insieme durerà talmente poco da non accorgermi nemmeno e che vorrei che questi 5 giorni rubati al lavoro fossero la prova per lui che mamma c'è, che su di me può contare, che possiamo stare insieme nonostante tutti gli impegni.
Mi ha convinto anche il fatto che da ruffiano svenevole qual è mi chiami Mimmi e  mi faccia gli occhioni dolci.

Chi se ne frega se poi tornerò in ufficio e dovrò fare i conti con 380 email di leggere: se ci sarà bel tempo ho già in mente di portarmelo in piscina, a mangiare gelati e a correre al parco.
E se pioverà sarà lo stesso: troveremo dei libri da leggere e da colorare e ci faremo cucù da dietro alle tende.

Chi se ne importa se questa cosa verrà vissuta male da capi e colleghi: ho un figlio che ha bisogno di sua mamma, nessun altro può avere tanto bisogno di me oggi (mica faccio operazioni a cuore aperto io).
Perciò ciao, non è che la mia "carriera" abbia fatto chi sa quali passi da gigante finora non credo che una settimana influirà così tanto in futuro.

Ciao si.
Io e Pesciolino abbiamo bisogno di stare un poco insieme senza i ritmi serrati del weekend con mille impegni e mille cose da fare, di un poco di noiosa quotidianità.
Abbiamo bisogno di stare insieme e costruire un po' di reciproca fiducia, di ritrovare il nostro personalissimo passo a due, un passo che sia un bilanciamento tra il suo e il mio, abbiamo bisogno di sapere che questo passo esiste e che se vogliamo ci possiamo fare affidamento.



venerdì 1 agosto 2014

Buttare via l'orologio



Non ho più voglia di fare niente...
Vorrei chiudere gli occhi e riaprirli in un posto lontano, esotico, con tanto sole e una macedonia ghiacciata a fianco.

Ho un bisogno immenso di solitudine vera, di un po' di tempo per me, di qualità.

Vorrei poter dire basta al dedicarmi solo i ritagli di tempo, ad avere i minuti contati per tutto, a dover scegliere per forza se stare a casa a far la casalinga isterica o mollare tutto e sentirmi in colpa quando vedo la strage disordinata di giocattoli in salotto e il frigo vuoto.

Vorrei aver del tempo solitario per me sola.
Stendermi a prendere il sole e aver solo il pensiero di mettere la crema, leggere un libro, sfogliare Vanity, guardare nel vuoto e  ascoltare solo il rumore del mare.

Non ho più voglia ne di pensare al lavoro, alle menate che questo porta con se ogni giorno, alle politiche interne e a sapersi controllare quando avresti solo voglia di prendere una schiacciasassi e demolire tutto.
Non ho più voglia di compromessi lavorativi, di sconvenienze e convenienze altrui, vorrei dire basta a questo perbenismo inutile che imperversa, al dover stare tutti zitti,  a far la riverenza a persone che non stimo, che difficilmente potrò mai stimare.

Faccio l'eretica fino in fondo, lapidatemi: non ho più voglia nemmeno di pensare alla pappa, al cambio pannolino, agli orari, alla gestione del talento bisbetico innato che ha mio figlio e che ha ereditato da me e per questo mi mette tanto in crisi, non ho più voglia che si svegli piangendo, vorrei dire basta per un giorno al pensiero persistente dei suoi bisogni anteposti ai miei.

Ho voglia di avere un pomeriggio di libertà, di una bella corsetta, di non dover più convivere col senso di colpa che mi impedisce di avere una vita mia,  120 minuti al di fuori dell'ufficio, perchè già non sei mai presente, vuoi anche ritagliarti del tempo per te sola? Egoista.

Vorrei anche essere spinta, aiutata a trovarmi i miei spazi, avrei bisogno che qualcuno che mi vuol bene se ne accorgesse e mi dicesse: datti una mossa, o diventerai più cretina di così e a tutto c'è un limite, credimi.
Ma forse questo può venire da me sola, solo io so quanto avrei bisogno di questo.

E così oggi mi ritrovo insofferente verso tutto un concerto di cose, vorrei poter buttar via l'orologio per un giorno soltanto e pensare solo a me.