mercoledì 29 gennaio 2014

Momenti da tenere dentro

Pesciolino mio ciao. 
Stai diventando grande ormai. 
Me ne accorgo da certe tue espressioni da bambino, non più da neonato.
Forse, senza cantare vittoria troppo presto, adesso lo possiamo dire che finalmente non sei più un neonatino puzzone, che urla a squarciagola tutto il giorno per ogni cosa, ma che sei diventato un bambino. 
Un bambino simpatico peraltro, che ride e fa gli scherzi e gioca e si emoziona e...spacca tutto!

E io non so proprio quando e come è avvenuta questa trasformazione, ma è successo che ormai sono molte di più le volte in cui ridi o sorridi che quelle in cui strilli come un dannato. 
E' successo che usi quelle manine con una competenza che pochi mesi fa non potevamo nemmeno immaginare.
E' successo che torniamo a casa stanchi dopo una giornata di lavoro e tu ci accogli come se non ci vedessimo da tanto tempo, fai un sacco di strilletti di felicità e batti le manine e ci gattoni incontro, come se fossimo le persone più importanti sulla faccia della terra, e forse adesso lo siamo  per te e tu per noi lo sarai sempre. 

Ci sono momenti che vorrei catturare e portarmeli dentro per sempre, portarli attaccati al cuore come tanti piccoli attimi di somma felicità, vorrei filmarmi per poterli riguardare domani, quando per fortuna e purtroppo, questa magia passerà. 

Ci sono momenti che, non so perchè , ma se ci penso mi emozionoe  gli occhi mi si riempono di lacrime: quando penso a te che sorridi con quei due dentoni davanti così distanti, quando sembra che fai discorsi in un'altra lingua e sei tutto assorto nella tua conversazione con te stesso, quando ci capiamo con un'occhiata e ridiamo insieme, quando ti nascondi dietro un angolo per farci CU-CU e ridi a crepapelle sbucando da dietro l'angolo, quando giochi con me e ridiamo insieme, quando ti avvicini e dai i tuoi baci bagnati.
Quando ti addormenti con una manina nella mia.
Quando appoggi la testa sulla mia spalla. 

Quando fai i capricci e piangi e ti butti a terra. 
E si, lo so che dovrebbero darmi fastidio i capricci, ma sei così buffo e mi fai una tenerezza infinita e sono dalla tua parte anche se ti vieto qualcosa, che non posso fare a meno di sorridere sotto i baffi. 
Perchè sono felice per te, per la tua forza di volontà, il tuo essere volitivo e determinato anche se così piccolo, così indifeso, anche da te stesso. 

Così, oggi volevo dirti questo. 





giovedì 23 gennaio 2014

Appunto

Ok no, normalità forse è una parola un po' forte.

Normalità non è svegliarsi alle sei di mattina con quello basso di casa che è super affamato e assonnato e richiede attenzioni.

Normalità non è canticchiare tra te e te tutto il giorno "La pioggia cade sopra il tetto, plic plic ploc. Stò a casa e canto un motivetto e aspetto che esca il sol. Bam Bam"

Normalità a ben pensarci non è nemmeno addormentarsi per terra come mi è successo stamattina.
E' che stavo giocando con Pesciolino e mi sono appoggiata un minuto su quel comodo tappeto gioco, è che sapevo che l'UM era nei paraggi e mi è caduta la palpebra.
Così. Di botto.

Faccio nuove esperienze ok?

mercoledì 22 gennaio 2014

Stiamo esagerando

Ieri sera siamo usciti a cena fuori io e il mio UM e abbiamo provato questo ristorante Vietnamita a Milano, buono, forse un po' caro, ma d'atmosfera. Ci siamo divertiti, abbiamo bevuto una bottiglia di vino, ci siamo guardati negli occhi, siamo stati insieme.
Stasera abbiamo un'amica a casa a cena con noi.
Stamattina poi mi son vestita e truccata con un po' più di cura e mi sembra di aver fatto chissà che.

Ma dico: non staremo esagerando?
Non è che stiamo ri-avendo finalmente una vita normale?
Dico: ma cosa stà succedendo?

Succede forse che questo 2014 mi pare un anno normale finora e io avevo così tanto bisogno di normalità, di mondanità semplice, di impegni non complicati, non stancanti dopo un 2013 così strano e complicato e stancante e....si, diciamolo difficile ma anche bellisimo.

E allora normalità sia grazie.






lunedì 20 gennaio 2014

Di traslochi, Natale, Primi compleanni... un turbine.

Cosa è successo? Manco da tanto tempo. Ma come si fa a ritagliarsi un piccolo spazio quando non hai lo spazio per fare nulla?
Ecco cosa è successo nel frattempo.

Abbiamo traslocato nella nuova casa. Il 24 dicembre, la vigilia di Natale abbiamo portato nella nostra nuova casa tutti gli scatoloni. Gli anni passati insieme io e l'UM dentro le scatole, la vecchia casa vuota e deserta.
L'ultimo anno con Pesciolino me l'ha fatta odiare quella casa tanto rumorosa, tanto inadatta a noi tre, ma se ci ripenso un po' mi dispiace.
Quella era la casa dove io e l'UM siamo andati a vivere insieme, dove abbiamo fatto diventare il nostro sogno di vita a due una realtà. E' stata la casa dove è arrivato Pesciolino, dove siamo diventati tre.
Allora ciao, bye bye. Le case non sis alutano mai abbastanza. I ricordi in tasca, te ne vai con le lacrime agli occhi perchè sai che così come sei stata li non starai mai più.

E' passato Natale, la Dragonessa ha dato il massimo sfoggio della sua cucina. Ha cucinato per 33 persone ma a tavola eravamo seduti in 10: tre erano bambini e si sa quanto poco mangino i nani.
Va bhè. E' avanzato tutto.

Il giorno dopo Natale siamo partiti per Cagliari, a casa di mia cognata, là dove ci sentiamo tutti in famiglia, dove Pesciolino sorride un sacco a tutti, soprattutto al cane, al quale non fa altro che dare colpi secchi in testa come dimostrazione d'affetto. Per fortuna è una cagnolina paziente.
Abbiamo sentito il vento addosso, ci siamo riempiti gli occhi di mare, poi Pesciolino si è ammalato, non ha dormito mai durante le feste, ha smoccicato in giro e ha avuto la tosse a lungo.
Per dire, la notte di Capodanno l'abbiamo passata a consolarlo, a cercare di farlo dormire, è arrivata la mezzanotte e l'abbiamo festeggiata, per la prima volta in vita mia, con ben 3 minuti di ritardo.
Però siamo stati tanto insieme. Però siam ostati davvero bene.
Però all'aereoporto piangevamo tutti quanti come scemi.

Poi siamo tornati a casa, abbiamo festeggiato il primo compleanno Pesciolinico.
Ho organizzato tutto io: non è già questo un miracolo di per se?
Abbiamo festeggiato il nano, avanzato un quintale e mezzo di tartine (grazie mamma), siamo stati in mezzo a tanti amici, abbiamo cantato Tanti auguri e te, io e Pesciolino ci siamo tanto emozionati, e qualcuno ha fatto tante foto (tra l'altro chiunque tu sia, grazie!) .
Mi sono sentita circondata di affetto, ma tanto, tantissimo, ed è stato davvero bello avere tutti i nostri amici attorno.

Che altro? Questa settimana appena trascorsa, Pesciolino ha avuto di nuovo la febbre, ma tanta. Ci siamo preoccupati, abbiamo dormito poco e male ancora.

E così è passato quasi un mese.

Io passo di qui ogni giorno, ma poi ho sempre tanto da fare, forse perchè  ho anche ricominciato a lavorare full time le giornate mi sembrano fatte di decimi di secondo. Mi metto a are una cosa un minuto e il minuto dopo è già ora di andare a letto e sono sempre stanca, tanto stanca, ma felice. Ora si, felice.