martedì 16 ottobre 2012

Il Sole e il Tricheco


Questa mattina mi son svegliata e avevo un freddo assassino.
Sarà che non c’era l’UM, in questi giorni via per lavoro, e questo si sa che incide negativamente su ogni bilancio mattutino.
Comunque avevo le gambe congelate sotto al piumone, il naso freddo e il pensiero che forse è proprio il caso di accendere i riscaldamenti, si.

Poi sorpresa: apri la finestra e fuori c’è la perfetta giornata autunnale col sole e il cielo in bella vista...un miracolo a Milano! 
Ma quanto amo le mezze stagioni? Si, signora. Quelle che non ci sono più.

Dunque, è proprio una questione di amore sfrenato per la mezza stagione.
Quella in cui esci e c’è aria di cambiamento, quella cosa frizzantina che respiri insieme al monossido di carbonio appena uscita di casa, o quando apri le finestre al traffico milanese per poi pentirtene subito dopo. 
Quell'arietta che ti entra sotto la giacca e ti fa tirar fuori le sciarpe e però ancora non riesci a metter via i maglioni di cotone.

Che poi quest’anno io non riesco a chiudere nemmeno una giacca, ci credo che mi passano gli spifferi!

Ma vogliamo parlare di quanto adoro lo shopping di mezza stagione?
Quello ossessivo compulsivo che ti spinge a comprare quel bellissimo maglione di lana a collo alto ma con le maniche corte che userai il tempo di uno starnuto e metterai via pensando che il prossimo anno sicuramente lo userai di più.
Quel frescolino soleggiato che ti spinge all'acquisto di sciarpe lunghe e coloratissime che non si abbinano a niente del tuo armadio.
Quello che ti farà comprare improbabili camicette fru-fru da mettere solo tra domani e dopo che poi basta un grado di meno e avrai l'influenza per il resto della vita.
E’ che ti fregano i grandi marchi di abbigliamento che cambiano tutto il negozio nel giro di un colpo di tosse e ogni mattina c’è una vetrina nuova e super trendy e tu, sfigata, hai osato indossare il tuo vecchio cappotto! 
Che mancanza di stile!

Insomma stamattina son partita di buon umore da casa, per un nanosecondo ho pensato di camminare fino all'ufficio, poi per fortuna mi è passata subito la voglia.
È che quando ti senti e ti muovi come se fossi un tricheco ti passa la poesia di trascinarti in giro per le strade, anche se c’è il sole, anche se ti piaccion le mezze stagioni e oggi era una di quelle giornatissime autunnali in cui si vedeva perfino il cielo. 

Che poi si sa, al tricheco piace molto di più stare sdraiato al sole che non trascinarsi sgraziato da qualche parte a comprare oggetti inutili che comunque non gli entreranno. 
Tze! 

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