mercoledì 3 settembre 2014

La maternità vissuta con gioia

Come è andata la settimana a casa con Pesciolino?

E' andata benissimo. Lo dico con sicurezza per una volta, così, è stata bella senza mezzi termini.

E' stata una settimana tranquilla, pacifica, di riposo vero, di giornate passate a giocare con il mio patatone di 20 mesi, giornate trascorse in compagnia anche della Dragonessa, sempre affannata, sempre che sembra appena uscita da un film di militari.
Sono state giornate all'insegna di noi due e basta, dove lui mi si è tatuato addosso e io l'ho lasciato fare, una settimana in cui avrà detto Mamma in tutte le declinazioni e con tutti gli accenti e le storpiature la lingua italiana possa tollerare, una settimana ininterrotta di coccole, capricci, relax, cucina. Una settimana di vacanza insomma.

Questa pace ritrovata mi ha aiutata tanto: mi ha aiutata principalmente a rappacificarmi con me stessa e con la maternità, con lo stare a casa a disposizione di qualcuno che dipende tanto da te e mi sono resa conto che avevo solo bisogno di compagnia.
Pesciolino adesso fa moltissima compagnia, parla a modo suo, gioca in modo comprensibile, fa scherzi e spernacchiamenti sulle pance altrui, ha un sorriso e una voglia di vivere irresistibili e io mi sono resa conto che a me mancava solo questo quando un anno fa esatto ero morta di disperazione e solitudine dopo 9 mesi a casa in compagnia di un neonato.
Doveva solo crescere, essere comprensibile e comunicante perchè io potessi sentirmi una madre adeguata.

Mi mancava anche la compagnia di una persona adulta con la quale chiacchierare un po' nei momenti morti, mi è mancata tanto mia mamma l'anno scorso.
Lo dico senza vergogna, anche a trentadue anni suonati, perchè credo che sia la persona che mancava per ridicolizzare le situazioni, mi mancava quella specie di incrocio strano tra un generale dei Carabinieri e  un cartone animato che è la Dragonessa.
Mi mancava un tessuto sociale alla quale appoggiarmi, una vicina di casa,  altre madri con la giornata davanti da far passare e ho trovato poco, ho trovato alcune amiche eroiche che si sono immolate alla causa e mi hanno aiutata tanto, ma era comunque troppo poco, avevo comunque troppo tempo "libero" senza nulla di che da fare se non star dietro ai bisogni di un esserino urlante.
In questa frenetica e disgregante società  in cui tutti lavoriamo troppo, lavoriamo e basta senza poterci godere nulla e non ci fermiamo mai, io avevo bisogno di compagnia e non ne ho trovata.

Così, questa settimana a casa più che servire molto al mio Pesciolino, che pure ha molto apprezzato e si è molto divertito e spero abbia capito che se ha bisogno ci sarò sempre, è servita tanto a me per riappacificarmi un poco con me stessa.

Come dire...ieri mi sono trovata davanti a una neo mamma che sorrideva serafica e mi sono chiesta come mai a me succedeva così poco, per non dire mai, ma almeno ho smesso di sentirmi eternamente in colpa per non esser riuscita a vivere la mia prima esperienza di maternità con gioia.
Perché ora invece ci riesco molto bene e sono felice quando ho un po' di tempo per stare da sola con Pesciolino.


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