lunedì 15 ottobre 2012

Le domande da NON fare


Stamattina la signora del bar dove andiamo a far rifornimento di caffeina, mi ha detto:
“Eh ora si vede proprio tanto la pancia...poi con questo vestito! ” 
“Ehm,  eh si signora, grazie, in effetti ormai non si può proprio nascondere...”
“Eh no eh...allora grazie e buona giornata – tenga il resto ”

...buona giornata?? Tenga il resto? Mi ha appena detto tra le righe che con questo vestito sembro una cassapanca, o sono io che traviso sempre quel che invece voleva essere un complimento?
Ma no dai, la signora voleva essere gentile...

Perchè è  vero che la maternità è un momento di bellezza estrema, e lo dico senza ironia, è pura trasformazione e accoglienza, è accettazione del cambiamento, ed è un momento stupendo perchè senti che gli ingranaggi di un meccanismo nascosto dentro di te da sempre, si siano finalmente messi in moto e tu stia una buona volta funzionando secondo natura...ma è che mentre ti aspetto ho la tendenza a dimenticarmene.
E’ che non mi vedo più i piedi, ho la gamba sinistra più grossa della destra (chissà perchè poi?), faccio fatica a fare un sacco di cose che prima facevo senza problemi e la sera ho la sensazione di esplodere, sento proprio la pelle tirare... e poi ho sete e fame a tutte le ore del giorno, e ho sonno e mi sento goffa e ci sono momenti in cui ho tanto caldo che mi sembra di respirare male, anzi no, respiro proprio male e sudo, sudo e sudo che neanche un lottatore di sumo o le donne in menopausa.
E’ che bisognerebbe ricordarsene quando incontri una donna incinta e le dici cose come:
- “Eh ma quanto siamo diventate grandi?” E tu pensi.. cos'ho? 10 anni che son diventata grande?
- Al ristorante, lasci qualcosa nel piatto e: “Eh ma tu devi mangiare per due, devi crescere” -  Sono alta più di 1 metro e 75...devo crescere ancora?
-  “Ma che sei incinta?” - No, no è che ho bevuto troppa birra ieri sera, son gonfia.
-  “ Ma sei contenta?” - No, ma ormai... ma che domanda è? Certo che son contenta signora, se no non sarei arrivata fino a qui.
- “ Ma stai bene? Perchè ansimi?” questa è la domanda tipica da Dragonessa...preoccupata, ma anche un po’ infastidita da tanto fiatone. Mamma, sono al settimo mese di gravidanza e ho il diritto inviolabile di ansimare se mi telefoni mentre cammino.
- “Eh ma la pancia deve crescere” .. ah beh ..ora si che mi consolo se non riesco a vedermi i piedi, figuriamoci a toccarli.    
-  Ma la meraviglia delle meraviglie è quando ti guardano e ti chiedono: “E chi è il padre?” ma vi sembrano domande da fare? No perchè a me già in 2 spregevoli esseri l'han chiesto...e naturalmente non sai mai cosa rispondere davanti a cotanta faccia da deretano. 

In ogni caso  non è  così male essere incinte, hai un sacco di vantaggi che prima non avevi e di cui perciò non ti sentirai mai titolare e non li sfrutterai...come la fila prioritaria al supermercato insieme alle persone con difficoltà motorie e i posti riservati in metropolitana e sui mezzi pubblici: ma vuoi mettere cosa vuol dire che quando sali su un vagone affollato e tutti si alzano per farti sedere?  
Fiumi di gente che si sposta per farti passare e con fare gentile  ti chiedono di sederti al posto loro?



La verità è che non lo fanno manco se butti fuori la pancia, ansimi e dai visibili segni di morte imminente...qui a Milano son tutti così gentili e amorevoli!
Sopratutto sono tanto gentili gli uomini e i ragazzi nostri connazionali, che Dio li porti all'estero per trovare migliori possibilità di vita, che poi son quelli che se gli chiedi di togliersi dalle palle che son seduti al posto degli handicappati si offendono anche...
Pesciolino, a te romperò le palle infinitamente su queste cose fino a che in automatico ti alzerai in piedi al primo cenno di una persona in difficoltà... è bene saperlo, be prepared!

Le uniche ad alzarsi manco a dirlo, son le donne e naturalmente gli extracomunitari, uomini  donne e bambini di tutte le età, persone che forse hanno in mente più di noi le regole base della convivenza civile e che sanno che, se la loro madre non si fosse seduta un po’ mentre loro stavano per nascere, magari oggi non potrebbero essere qui!

L’ho già detto che la gravidanza  ti fa stare in pace col mondo? 
Amen. 

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